Battesimo del Signore - anno C: scendere nell'acqua...


In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Lc 3,15-16.21-22).

Ecco all'inizio della missione di Gesù; dopo 30 anni di vita nascosta, il Signore si manifesta a tutti ed è Dio Padre a presentarcelo: Questi è il Figlio mio, l’amato, in cui ho posto il mio compiacimento. Chi è questo Figlio di Dio, della stessa natura del Padre? Uno che si fa nostro fratello, che si fa ultimo, che si mette tra i peccatori, tra quelli che volevano ricevere il battesimo di Giovanni come segno del loro desiderio di cambiare vita. E così Gesù ci rivela chi è davvero Dio: è il Dio-con-noi, che si è fatto davvero uno di noi, uno che non ci guarda dall'alto verso il basso, ma che si mette più in basso di noi per tirarci su; uno che non si tiene alla larga da noi peccatori, ma che si fa nostro compagno di viaggio per salvarci; uno che non si avvicina solo quando saremo buoni, ma che ci è sempre accanto e col suo amore ci può rendere più buoni; uno che non fa “distinzioni di classe o di razza”, ma che cerca tutti, che ci ama tutti; uno che non è indifferente alle nostre sofferenze, che se ne sta beato “lassù”, ma uno che viene “quaggiù” per condividere tutto, per farsi carico delle nostre sofferenze e spalancare il cielo, per portarci tutti su con sé! Sì, Gesù riceve l’approvazione del Padre celeste, che lo ha inviato proprio perché accetta di condividere la nostra condizione, la no-stra povertà. Condividere è il vero modo di amare. Gesù non si dissocia da noi, ci considera fratelli e condivide con noi. E così ci rende figli, insieme con Lui, di Dio Padre. Questa è la rivelazione e la fonte del vero amore (papa Francesco).Giovanni annunziava la venuta del “più forte”: chissà cosa avrà pensato vedendo Gesù davanti a se che chiedeva di esser battezzato da lui. Questo ci fa capire che Dio, il più forte, è Colui che scende. Sin dall’AT il Signore si è rivelato come Colui che ascolta il grido del suo popolo scende per salvarlo, per liberarlo dalla schiavitù (cfr Es 3,8); e nel farsi uomo Dio ha completato questa discesa: è sceso nel grembo della Vergine Maria, è sceso nelle acque del Giordano per santificarle; è sceso negli inferi dopo la morte per tirare su tutta l’umanità, spalancando le porte del cielo. È così continua a fare: Dio scende per farci salire a Lui...

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