Corpus Domini- anno C: date voi stessi!


«In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste» (Lc 9,11-17).

Eccoci alla festa del Corpus Domini, cioè del Corpo (e sangue) del Signore: attraverso questo sacramento, Gesù si rende presente in mezzo a noi, anzi, viene persino dentro di noi per unirci a sé e darci la sua vita divina! Gesù stesso nell’ultima cena ha detto: questo è il mio Corpo! cioè, questo sono io; prendete e mangiatene tutti. Usa un imperativo d’amore: non dice se vuoi, se ti capita, se ti gira, ma prendete e mangiate: è Lui l’unico cibo della nostra anima! L’Eucaristia è Dio fra noi! San Francesco d’Assisi nelle sue Ammonizioni scrisse: «O ammirabile altezza e stupenda degnazione! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a Lui i vostri cuori!». Quanti ignorano questo grandioso mistero; quante volte purtroppo l’Eucaristia è banalizzata dagli stessi cristiani: si entra in chiesa distrattamente, dimenticando che il lumino acceso ci dice che lì nel tabernacolo c’è Dio; non troviamo mai il tempo di passare a far visita a Gesù o fare un po’ di adorazione, dove il Signore ci consola, risana le nostre anime con i raggi benefici del Suo amore e ci illumina sulle scelte da prendere. Quante volte tanti, “illusi di credere”, si vantano di non partecipare a Messa, membri dei “cattolici non praticanti”; quanti, cercando di colmare quel vuoto che si portano dentro, o cercando “soluzioni facili” alla morte si dimenticano dell’unico e vero “farmaco dell’Immortalità”, che è Gesù: CHI MANGIA IL MIO CORPO HA LA VITA ETERNA e IO LO RISUSCITERO’ nell’ultimo giorno! (Gv 6,54)...

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